(E perché Cardo Mariano e Tarassaco non fanno magie, ma un aiuto lo danno)
Quante volte hai sentito parlare di “fare un detox”? Tra smoothie verdi, digiuni e tisane miracolose, sembra quasi che il corpo abbia bisogno di una pulizia stagionale, tipo il cambio armadio. In realtà, se il tuo organismo fosse un appartamento, avrebbe già un servizio di pulizie interno attivo 24 ore su 24. Si chiama sistema di disintossicazione endogeno, e lavora senza che tu debba pensarci troppo. I protagonisti? Il fegato e i reni. Il fegato è il centro di comando: prende sostanze interne ed esterne (come ormoni, farmaci, additivi) e le rende innocue attraverso due fasi di trasformazione. Poi ci sono i reni, veri e propri setacci molecolari: filtrano il sangue, selezionano ciò che va eliminato e lo convogliano nell’urina. Ma non è tutto: il nostro corpo è equipaggiato anche con un sofisticato sistema antiossidante, che tiene a bada i radicali liberi—quelle molecole instabili che possono danneggiare cellule e DNA se lasciate libere troppo a lungo. Quindi no, non serve "ripulirsi" da qualcosa che il corpo già gestisce. Ma—e qui entriamo nel vivo—esistono alcune piante che possono supportare gli organi che fanno questo lavoro, migliorandone l’efficienza o proteggendoli da sovraccarichi. In questo articolo ti parlo di due “colleghi della squadra detox”: Cardo Mariano e Tarassaco.
Cardo Mariano: il difensore ufficiale del fegato Presente da secoli nella medicina tradizionale (greca, romana, persino medievale), è stato usato per trattare problemi epatici, danni da alcol e persino avvelenamenti da funghi. Oggi la scienza ha confermato molte di queste intuizioni. Perché funziona? Il suo segreto è un complesso chiamato silimarina, ricco di un componente attivo chiamato silibina. Questa molecola: * Blocca i radicali liberi e attiva il sistema Nrf2, che stimola i geni antiossidanti naturali;
* Rende più stabili le membrane delle cellule epatiche, impedendo l’ingresso delle tossine;
* Riduce l’infiammazione cronica del fegato inibendo il famoso fattore NF-κB;
* Contrasta la fibrosi epatica, cioè la formazione di cicatrici;
* Favorisce la rigenerazione delle cellule danneggiate.
Ma attenzione: la silimarina viene assorbita male dal corpo se assunta in forma grezza. Ecco perché sono state sviluppate formulazioni avanzate (come i fitosomi) che ne aumentano la biodisponibilità. Funziona soprattutto se la assumi nella forma giusta. Cosa dice la ricerca? * In laboratorio: risultati eccellenti su modelli animali e cellulari.
* Negli esseri umani: i dati sono più variabili. Alcuni studi mostrano benefici evidenti, altri meno. Dipende da dosi, formulazioni e durata del trattamento.
Effetti collaterali? Sono rari e lievi: disturbi gastrointestinali, prurito, mal di testa. Tuttavia, se assumi farmaci che passano dal fegato (come statine, anticoagulanti o antidiabetici), parla con il tuo farmacista: potrebbero esserci interazioni da tenere d’occhio.
Tarassaco: il multitasking naturale Il Tarassaco, quello che cresce nei giardini e che da bambini si soffiava via come desideri, è tutt’altro che un’erbaccia. La tradizione lo ha usato per secoli per aiutare fegato, cistifellea, digestione e… vescica. Ogni parte della pianta ha il suo perché: * Le foglie sono diuretiche e ricche in potassio;
* Le radici contengono inulina (un prebiotico che aiuta la flora intestinale) e triterpeni antinfiammatori;
* I fiori sono pieni di antiossidanti come la luteina.
Come funziona? * Neutralizza i radicali liberi e attiva il sistema antiossidante interno;
* Riduce l’infiammazione;
* Protegge il fegato, almeno nei test su animali;
* Aumenta la produzione di urina (effetto confermato anche in uno studio su volontari sani).
Ma allora è utile? Direi di sì, ma con le pinze. I risultati su modelli animali sono incoraggianti, mentre quelli sull’uomo sono ancora pochi. Il suo effetto drenante è quello più verificato, mentre il supporto al fegato è promettente, ma non ancora confermato clinicamente. Effetti collaterali e precauzioni * Di norma ben tollerato, può causare lievi disturbi gastrici.
* Attenzione al potassio: se già prendi farmaci che ne aumentano i livelli (es. ACE-inibitori, diuretici risparmiatori di potassio), può esserci un rischio di iperkaliemia.
* Se hai allergie a piante della famiglia delle Asteraceae (tipo camomilla, margherite), fai attenzione.
Qualche consiglio in più per aiutare i tuoi organi "detox" 1. Bevi più acqua: anche i setacci migliori (i reni) hanno bisogno di flusso continuo per lavorare bene.
2. Muoviti ogni giorno: l’attività fisica stimola la circolazione e migliora il metabolismo, aiutando il fegato a smaltire meglio.
3. Mangia fibre: frutta, verdura e cereali integrali aiutano intestino e microbiota, influenzando positivamente anche fegato e sistema immunitario.
4. Limita alcol e farmaci inutili: il fegato è già abbastanza impegnato.
5. Non trascurare il sonno: durante la notte, il corpo regola i suoi meccanismi di pulizia, compresa la rigenerazione cellulare.
Hai dubbi o vuoi provare uno di questi integratori? Il tuo farmacista è la persona giusta con cui parlarne. Ti aiuterà a scegliere prodotti sicuri, adatti a te e compatibili con eventuali terapie in corso.
Visita spesso questa pagina in cui FARMACIA SENATO a Roma pubblicherà tutte le ultime novità, gli ultimi prodotti e tutte le promozioni e sconti su Farmacia, cosmesi, benessere e cura del corpo. E ricorda che per qualsiasi esigenza puoi contattare la FARMACIA SENATO a Roma al numero 0668803760 oppure via email all'indirizzo info@farmaciasenato.it dove riceverai una risposta pronta per qualsiasi tua esigenza.